FRONTESPIZIO DEL TRIOMPHO, e BOZZA

Se non l’avete ancora fatto, consiglio di leggere per primo le estrazioni di Boscolo

 

http://spaziotempo.jimdo.com/triompho-di-fortuna/il-frontespizio-del-triompho/

 

 

 

Prima di continuare è doveroso raccontare un retroscena, che avviene alcuni mesi dopo la nascita del sito, vedendo che Boscolo non si era occupato della parte giocosa del Triompho, decisi a giugno 2009 di estrarre tutti i 1628 percorsi di gioco, per vedere se a domanda specifica (tra le 72) corrispondesse poi la correlata risposta.., limitandomi a controllare le domande più serie, tipo quelle sulle guerre, quelle sulle catastrofi, etc., devo dire che a domanda specifica poi corrisponde la risposta adeguata, ed ho impiegato circa tre mesi ad estrarre i percorsi di gioco, dopodiché per una serie di particolari coincidenze decisi di cimentarmi con l’immagine del Frontespizio, la stupenda allegoria fin da subito (appena comprato il libro - 2007) mi colpiva specialmente per un particolare, la cifra del dado “65” 6 – 5 perché 1965 è il mio anno di nascita, così sono ormai due anni che all’occorrenza quando risulta possibile annoto i nuovi sensi che balzano alla mente, ma per fare questo tipo di indagine decisi fin da subito di partire proprio da zero, per non essere influenzato dalle versioni di altri, che in ogni caso si possono rileggere sempre al momento opportuno per vedere se le conclusioni combaciano o divergono, così anche se guardando l’allegoria si potrebbe pensare che i sensi delle figure non siano poi molti, devo dire di averne raccolti una ben nutrita schiera e sicuramente ne mancano ancora molti all’appello, e che sicuramente arriveranno col tempo, così ho deciso di rilasciarne alcuni, ovvero i più semplici (per modo di dire..) che vi faranno vivere l’allegoria in un modo sicuramente interessante e diverso.

Innanzitutto devo dire che alcune persone a cui ho mostrato l’allegoria rimanevano istintivamente colpite da uno o più particolari del disegno senza saperne il perché, così elenco i particolari che mi colpivano, in primis la combinazione di cifre del dado “65”, come secondo particolare l’intera figura dell’uomo nudo che sorregge il dado, come terzo particolare le nubi, così incominciamo a dare senso a queste figure, ma per entrare nel merito della questione necessita fare una piccola dimostrazione che ha bisogno della vostra collaborazione, come prima cosa basta seguire le mie semplici istruzioni.

Osservate attentamente la figura dell’uomo nudo che tiene il dado, nella fattispecie la posa che assume, avete osservato bene ? ora alzatevi in piedi e imitatelo… ci siete riusciti ? avete afferrato il concetto ? suppongo di nò !, allora spiego nel dettaglio.., visto che l’uomo tiene un oggetto in mano.. la nostra posizione neutra (stando in piedi) sarà come essere sull’attenti ma avendo in mano una scatola (il dado), ora seppur il disegno sia bidimensionale voi siete in un ambiente tridimensionale e dovete avere chiaro il concetto di “asse”, ovvero il vostro asse (avanti, dietro, destra, sinistra) di cui voi siete il perno centrale, ora come prima cosa da posizione neutra non potete che vedere la faccia del dado che sta davanti ai vostri occhi, che nel nostro caso mostra il numero “3”, ora giriamo il piede destro verso destra, ruotiamo busto e braccia verso sinistra approssimativamente con un angolo di 40°, giriamo la testa verso destra e abbassiamola fino a far toccare il mento con la spalla destra, avanziamo la gamba sinistra come in figura, ed infine chiudiamo gli occhi.., tenete presente che sotto di voi spostato sulla destra avete un’altra figura “il vecchio con l’astrolabio” che prima di chiudere gli occhi avrete sicuramente rimirato perché non avevate altra visuale possibile.., riflettete ora su cosa abbiamo fatto.., non avete ancora afferrato ? allora ve lo spiego, in pratica ci siamo immedesimati nel personaggio e ne abbiamo preso il suo posto, essendo al suo posto possiamo e dobbiamo capirne le mansioni e la relazione con gli altri elementi contenuti nel disegno, già perché ora ci siamo anche noi dentro nel disegno, ed anche perché ne abbiamo colto lo spirito del personaggio, lo spirito ha come sinonimo “il fantasma” che in inglese è il “PHANTOM”, il FANTO, il Fanti…, così per procedere oltre dobbiamo applicare al personaggio le sue varianti in base alle sei facce del dado, di cui in base alla posizione che occupa nella tridimensionalità va correlato personaggio con numero del dado, così il personaggio principale collegato all’uomo nudo è abbinato alla faccia del dado che mostra il numero TRE, così prima di procedere con gli abbinamenti possiamo già notare e correggere un errore di valutazione (che ho segnato in rosso) dell’estrazione di Boscolo, ora ci è chiaro (quindi perfettamente provabile) che l’uomo nudo non “mira la faccia del dado” perché essendo nel personaggio ci è impossibile di fatto vederla, chiaro il concetto ora ?.

Se ne abbiamo recepito il concetto, avremmo anche notato che il personaggio non è immobile come sembra, ma si è mosso ed ha compiuto delle azioni, a cui per forza di cose va applicato un significato ed una correlazione con gli altri elementi presenti, così ora applichiamo il primo personaggio all’uomo nudo e studiamone le correlazioni. Il primo personaggio applicabile all’uomo nudo è certamente (come da estrazione di Boscolo) Mercurio – Hermes il messaggero degli dei, riosserviamo ora l’uomo nudo nel punto del piede destro, noteremo che poggia il piede su un ciuffo d’erba molto alto così da far intuire a chi osserva bene che il piede abbia le ali, appunto caratteristica qualità di Hermes, ora essendo al posto di Hermes potremmo sfruttarne le sue qualità, tra le qualità figura quella di PSICOPOMPO che ci permetterà di entrare ed uscire dagli inferi a nostro piacimento, dico questo perché dobbiamo introdurre un facile concetto di base, dobbiamo mentalmente dividere il disegno in quattro parti uguali, di cui nella metà superiore (la parte celeste) troveremo dalla parte dell’angelo il Paradiso, e dalla parte del demone l’inferno, la parte celeste  a sua volta si rispecchia in quella terrestre che sta sotto, dove troveremo l’uomo nudo e il vecchio nella parte del Paradiso, e conseguentemente la città con la torre del tempo  nella parte dell’inferno, detto questo torniamo alla figura di Hermes.., se è un messaggero avrà un messaggio da consegnarci ed ovviamente il messaggio sarà ermetico (nascosto), noteremo ora questo, Hermes nel ruotare il busto a sinistra mostra la faccia col numero “quattro” al Demone, che come potete ben vedere gira la testa a sinistra e con l’occhio sinistro guarda le facce nascoste del dado avendo come abbinamento principale la faccia quattro, analizziamo ora l’azione compiuta “viene mostrato il quattro al demone”, ma prima noterete che Hermes chiude l’occhio destro mentre il demone apre l’occhio sinistro, indicazione che è il demone “il Daemon/lo spirito” che deve leggere il messaggio, così leggendo al contrario (dall’infero, dallo spirito) otteniamo “DAEMON – MOSTRA – FOUR (QUATTRO) / FOR (FORTUNA), DIMOSTRA  LA FORTUNA, variante DIMOSTRA LA VERITA’ (FOUR/VIER/WERDEN/VERDAD), variante riguardo alle azioni che abbiamo compiuto.. DIMOSTRA-AZIONE, DAEMONSTRA-AZIONE, DEIMONSTRA-AZIONE, dimostra le azioni dei personaggi e degli Dei.

Ricordiamoci oltretutto la correlazione tra Mercurio e il dado, ovvero l’astragalo, così per ovvie ragioni il senso che ne risulta è che Mercurio tiene tra le mani il GALLO, animale a lui correlato nelle varie rappresentazioni.

Ora sarà chiaro e ovvio che i personaggi e le loro azioni e qualità ci saranno d’aiuto per procedere nell’enigma, nello specifico basta sfruttare la qualità di Psicopompo di Hermes per andare nell’infero e di riflesso nella città con la torre.., nuova posizione, nuova immagine, nuovo personaggio, nuova qualità, etc etc.., e come vedete la cosa diventa interessante, basti pensare al Fanti/Phanto-m “il Fanto”, che nel Triompho si colloca nella sfera dell’inferno paragonando il suo viaggio a quello di Dante tra inferno/purgatorio/paradiso tantoché nelle 36 sfere ivi contenute vi è un viaggio tra inferno e paradiso, ovvero fino alla DIMOSTRAZIONE (Paràdeixis).

Passiamo ora all’applicazione di un altro personaggio alla figura dell’uomo nudo, un po’ come dire “sei facce del dado, sei varianti di personaggio”, così ora applicheremo alla figura ERCOLE con annessi e connessi, così troviamo Ercole nelle sue fatiche dapprima Nudo a combattere contro il leone di Nemea, poi nella prova dei pomi d’oro lo vediamo sostituire Atlante e sorreggere il Mondo, noteremo che il dado è notevolmente sproporzionato, ovvero è molto grande, troveremo che i corpi celesti del sistema solare vengono rappresentati con dei solidi, e tra questi il cubo rappresenta la Terra, così abbiamo l’abbinamento “Ercole che sorregge la Terra”, si osservi ora il dado che mostra le facce “Tre (e non l’uno) – sei – cinque” 365, i giorni del ciclo terrestre, seguendo la sequenza dal buio alla luce…, si potrebbero dire altre cose ma per ora ci basta sapere che dai significati si può estrarre anche le famose colonne d’ercole, che la barca sotto la torre del tempo dovrà per forza passare, faccio notare che anche la barca è in movimento, e l’attenta osservazione ci farà notare che è appena partita per il viaggio, lo si evince perché la barca taglia l’acqua verso sinistra ed i remi tagliano l’acqua a destra, quindi è inequivocabile, la barca è in partenza !

All’uomo nudo possiamo applicare altri sensi, tipo il giocatore d’azzardo che tenta la Fortuna al gioco, l’apprendista privo di esperienza (nudo) che impara dal maestro (il vecchio inginocchiato), etc. etc.., tutti sensi che vanno ben soppesati in relazione alle altre figure, insomma il Fanti ci obbliga ad aguzzare la vista e l’ingegno perché le correlazioni di sensi sono molteplici.

Passiamo ora alle nubi, di per sé sembrerebbero insignificanti.. ma correlate al PHANTE-ON ed alla torre del tempo rilasciano un senso da non sottovalutare, Le Ore sorvegliavano le porte della dimora di Zeus sull'Olimpo (le aprivano e le richiudevano disperdendo o accumulando una densa cortina di nuvole), così ne traiamo che la JANUA COELI (la porta celeste) è aperta, non la vediamo perché le nubi la nascondono.., di controparte se osserviamo bene, anche la JANUA INFERI è aperta, dovete guardare la torre del tempo appena sotto l’orologio, nel semicerchio con la grata noterete che appena sotto si vedono tre punte della grata, che ovviamente è alzata, quindi la porta inferi è aperta, cosicché gli uomini sulla barca ne sono usciti dalla città ed hanno iniziato il loro viaggio, ed altri omini stilizzati sono sotto l’arco…, noteremo che l’orologio della torre ha una lancetta più lunga delle altre (come è normale uso negli orologi da torre) indicando verso il numero “tre”, si noti che in questo tipo di orologi ogni ora è “indice – qui-indice” perché ogni ora occupa 15° del cerchio, se vogliamo ora dare uno sguardo alla città, di per sé la somma dei sensi è già indicativa di luogo, l’uomo col dado e il vecchio sono in un punto più elevato e la città è in un posto più basso (infero), così sia che la città fosse in un posto più infero o in alternativa fossimo sullo stesso piano, guardano l’immagine dovremmo poi parlare di profondità.., quindi infero/profondo.

Concludendo parleremo della figura del pontefice mettendo in chiaro subito una cosa, in altre versioni viene descritto come un Pontefice in precario equilibrio sul mondo, così secondo il concetto che abbiamo appena esposto non dobbiamo far altro che cogliere lo spirito dell’angelo, mettevi al suo posto e posizionate le braccia e le mani come in figura, vi sarà chiaro ora che l’angelo non gira la ruota del mondo, ma la tiene saldamente ferma immobilizzando il contrapposto demone, di conseguenza il Pontefice è in equilibrio perfetto.., detto questo consideriamo il settore celeste del disegno dove troveremo il Pontefice seduto sopra al mondo, ma anche in mezzo alla nostra linea immaginaria che divide Paradiso da Inferno, i sensi che dobbiamo considerare sono in primis di avere la concezione di cosa sia Destro (Virtus) e di cosa sia Sinistro (Voluptas), Destro “la nostra parte cosciente, la luce, etc.. --- Sinistro “la nostra parte non cosciente (Spirito)”, il buio, etc.., scendendo e allargando il significato troviamo Paradiso (angelo) e Inferno (Demone), tutto ciò si riflette nella parte terrestre con “alto” il dadoko e il vecchio,  e “basso” infero con il luogo rappresentato.., quindi se nella parte celeste abbiamo un Pontefice, nella parte terrestre abbiamo di riflesso un altro Pontefice (terrestre) che ne imita le gesta di quello celeste ed in lui si riflette, così sono molte le deduzioni di cui dobbiamo tenere conto, senza mai perderci d’animo (ànemos, «soffio», «vento»), o perdere la rotta della nostra Nave o Barca, perché sarebbe come perdere il vento che spinge la fortuna.

La bozza del Frontespizio

Stranamente possiamo notare nella bozza alcune diversità molto evidenti, primo non è rappresentato il PHANTEON, per secondo il dado mostra un diversa numerazione, per terzo il dadoko assume diversa posizione oltre che essere visibilmente più giovane, interessante è il confronto con la posa della testa, sembra alludere nella bozza che il dadoko stia pensando (ad un probabile progetto), mentre nel frontespizio sembra che debba ricordare.., è un nostro riflesso naturale alzare la testa quando dobbiamo riflettere su qualcosa che stiamo progettando, e di conseguenza abbassiamo la testa quando dobbiamo ricordare qualcosa che sapevamo…

SpazioTempo  - 22 Ottobre 2011

In passato in “libro ospiti” si era discusso sui possibili significati del Frontespizio, leggete gli interventi dal numero #322 al #351.

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