LA VISIONE DIVINA

Nostradamus nella lettera al figlio Cesare da alcune indicazioni su come ha potuto nel tempo comporre la sua opera profetica, parla di alcuni libri proibiti (nascosti da secoli) venuti in suo possesso e di un oggetto particolare che permette la visione e l’indagine sul futuro, libri ed oggetto (che emanava una pericolosa radiazione) furono dati alle fiamme e sepolti.., ora la descrizione dell’oggetto è veramente modesta, ma credo che tale oggetto oggi lo si potrebbe definire come un “ooparts” ovvero un oggetto fuori dal tempo, non ci è dato sapere come Nostradamus sia venuto in possesso di tale oggetto, o in alternativa se abbia trovato informazioni utili (nei libri proibiti) per poterselo auto costruire, resta il fatto che l’oggetto permette una visione diretta dei fatti futuri con tanto di suoni che avvolgono la stanza (o l'individuo stesso che usa il dispositivo), ciò ci può ricordare la moderna tele-visione che funziona per onde occulte (non visibili), anche perché parla di una modulazione d’onda tipico degli apparecchi radio/televisivi, ovviamente l’oggetto usato da Nostradamus captava secondo modulazione eventi del futuro e per quanto possiamo immaginare la forma di questo oggetto saremmo sempre lontani dall’aver compreso la sua vera forma, così osservando le moderne tecnologie si potrebbe teorizzare che lo schermo lattiginoso sia una probabile evoluzione degli schermi lcd/led, abbiamo già prototipi di schermi pieghevoli e trasparenti sottili come un foglio di carta.., è già anche possibile proiettare immagini olografiche in 3d, e chissà quanti altri tipi di schermo ci riserverà il futuro.., in alternativa (cosa più probabile) si potrebbe pensare che l’oggetto agisca anche sulla psiche dell’individuo permettendo la visione… avendo come controindicazione la dannosità per la salute (forse mentale) nei soggetti mentalmente deboli…., comunque nell’immagine che ho messo, ho voluto immaginare un oggetto che proiettasse un ologramma solo per rendere l’idea.

 

SpazioTempo

CENTURIA 1.02

La verga in mano posta nel mezzo dei BRACCI,

il lembo (della veste) e il piede lambiti dall’onda,

Paura e voce vibrano lungo le maniche,

splendore divino. Il divino si siede accanto.

 

 

Tratto da: Così parlò Nostradamus pg. 110-113

(Lettera al Figlio Cesare)

 

Figlio mio, ti parlo qui un po' fin troppo velato, ma le Occulti, Vaticinazioni si vengono a ricevere per il sottile Fuoco Spirituale soprattutto per qualche Uomo di Fede attraverso il possesso di un Intendimento Interiore attivo (dinamico), contemplando i più Alti Astri e restando poi così assorto quanto più impegnato a fondo sarà nelle Pronunciazioni (annunciazioni) come ora è qui scritto e pronunciato. Tutto senza timori e con poca attenzione alle chiacchiere calunniose delle cattive lingue. Per questo Fine Tutto proceda dalla Potenza Divina del Grande Dio Eterno, da cui l'intera Bontà promana (viene).

Ancora, Figlio mio, se qui io ho inserito il nome di Profeta non è perché voglio attribuirmi titolo di così Alta Sublimità per il Tempo presente, poiché Qui propheta dicitur hodie Olim vocabatur videns... è invece chiamato Veggente. Perché profeta prophete propria-mente è, Figlio mio, Colui che vede le cose lontane aldilà della Conoscenza fisica (naturale) di tutte le altre Creature Umane.

Accade allora che il Profeta veda mediante la Luce Perfetta (del suo Occhio spirituale) della Profezia in cui gli appare Mani-festa-Mente (alla Mente) la Visione delle Cose Divine, ma anche di quelle umane non ancora attuabili, dati gli Effetti (lontani) della futura Predizione che così si estendono. E questo poiché i Segreti di Dio sono incomprensibili e la Virtù (profetica) è efficace ma contingente (relativa) per la lunga propagazione della Conoscenza Naturale, cominciando a considerare nella sua più vicina Origine (il Principio) del Libero Arbitrio. E nonostante la Virtù Profetica faccia apparire le Cause, dal momento che per esse soltanto, non si potevano acquisire spiegazioni.

Tale Dato (informazione) non può essere conosciuto né tra gli Umani Auguri né attraverso altre (dotte) Conoscenze e Virtù Occulte comprese sotto la Volta (del concavitale) del Cielo, ma attraverso l'Evento Presente, che dalla Totalità Eterna viene in se stesso ugualmente ad abbracciare l'intero Tempo (il PantaKronos).

Perciò è mediante tale indivisibile Eternità, persistente pei Comiziale Agitazione (di compagnia Comiziale Hiraclien, Erculea), che il Movimento e le Cause dei Celesti Moti (planetari) sono conosciuti.

 

Io non dico oltre, perché l'intendimento di questa Conoscenza, di questa Materia (Scienza), non si può ancora bene imprimere nel tuo cervello. Così come le Cause Future (meravigliose) ancora lontane e non ancora (alla portata) alla conoscenza di ogni Creatura Ragionevole/Razionale.

Così stanno le cose nonostante la Creatura dall'Anima Intellettuale attenta alle cause Presenti come a quelle lontane, che persino al Profeta non sono del tutto chiare (ancora le Cause), né troppo occulte, né troppo esplicite. A tale Definimento (Determinazione) delle Cause e delle Informazioni (notizie) non si può arrivare (acquisire coscienza) senza la Divina Ispirazione, essendo tutta l'Ispirazione (soffio) profetica ricevuta solo tramite il suo Primario Principio, sol muovendo da Dio: il Creatore tanto del Tempo come della Natura. Onde per cui essendo (stanti) le Cause tanto indifferenti e indifferentemente prodotte e non prodotte, il Presagio scatta e avviene ove è stato predetto.

 

Per quanto l'Intendimento sia sviluppato intellettualmente, mai può vedere occultamente se non per la Voce fatta (originata) nel Lymbo (Aura, Testa, il Caput Rosae), in quella parte (dell'organo umano risvegliato) in cui si vedranno le Cause future captare (capo curvo) inclinare.

Per cui, Figlio mio, io ti supplico che giammai Tu voglia esplorare il tuo intendimento (l'inconscio) per tali risvegli (pericolosi) che inaridiscono il Corpo e dispongono alla Perdizione dell'Anima, così provocando confusione al debole (non allenato) Senso (per chi non sia allenato da un Vero Maestro).

Questo a motivo della vanità dei più e della condannabile magia, riprovata nel passato dalle Sacre Scritture e attraverso i Divini Canoni, al vertice della quale è accettato il Giudicamento dell'Astrologia Giudiziale grazie a cui, e mediante Ispirazione e Rivelazione Divina con continua veglia e supputazione (calcoli), abbiamo redatto le nostre profezie per iscritto. E per quanto queste Occulte Filosofie fossero criticate, non ho mai voluto presentare (esporre) le loro inarrestabili persuasioni.

Fino a quando parecchi volumi rimasti nascosti per lunghi secoli mi sono stati manifestati.

Ma dubitando su ciò che accadrebbe (se sorpreso con questi libri Occulti), dopo la loro lettura innanzi a Vulcano e a Fuoco che li veniva a divorare, la fiamma lisciante l'aria era tale da rendere una chiarezza insolita, più chiara, come la Luce del fuoco di Clistro folgorante, illuminando immediatamente la casa come se fosse tutta colta da improvvisa conflagrazione.

 

Ma affinché del Futuro tu non fossi tentato d'abusare, perscrutando la Perfetta Trasformazione tanto Selma che Solare, sotto la Terra (ho posto) questi metalli incorruttibili per acque e onde occulte li ho convertiti (ridotti) in cenere.

E quanto al Tempo del Giudicamento che si viene a preparare mediante il Giudicamento Celeste, ben voglio manifestare che per possedere questa Conoscenza delle Cause Future (occorre) respingere lontano le Fantasie Immaginative (fantascienza) che di norma avverranno.

Va così prelimitata la particolarità dei luoghi (topologie) per mezzo di Divine Ispirazioni Supernaturali: ciò è possibile solo in accordo con le Celesti Figure (segni zodiacali antropomorfi) e considerando che una parte del Tempo è di proprietà occulta per la Virtù (qualità fisica o morale).

In presenza della Potenza e della Facoltà Divina i Tre Tempi sono compresi nell'Eternità: Eternale Rivoluzione tenente (in coesione) ogni Causa Passata-Presente-Futura.

Ciò affinché tu possa facilmente comprendere, nonostante la tua inesperienza, che le Cose che devono avvenire si possono profetizzare per le notturne e celesti illuminazioni che sono naturali nello Spirito di Profezia.

Io non mi voglio attribuire nominazione né effetto profetico se non per rivelata ispirazione come (comune) uomo mortale, distaccato non meno dai sensi e dal cielo, ma con i piedi in terra!

Possurn non errare, falli, decipi...

 

Io sono il peccatore più grande, come nessun altro in questo mondo soggetto a tutte le umane afflizioni.

Ma sono rimasto catturato, preso per più volte (per più fede) durante settimane, infaticabilmente per una lunga calcolazione, riuscendo negli studi notturni così profittevoli per soave odore (avendo buon naso) da ben comporre i Libri Profetici (le Centurie) contenenti ciascuno Cento Quartine Astronomiche di Profezie, che ho voluto poi un poco lisciare con oscuramenti (linguaggio segreto), essendo queste Perpetue Vaticinazioni da Ora (1555 o variante 1547) fino all'anno 3797 (variante 3767 o 7673), così da far forse ritirare la fronte a qualcuno vedendone una così lunga estensione.

Sarà quando (nel tempo) sotto la Concavità della Luna ci sarà luogo (insediamento) e Intelligenza che renderà questo possibile, con questo intendendo Universalmente le Cause (delle leggi universali), e tu che vivi l'età naturale, tu bene vedrai il diverso tuo clima dovuto al tuo proprio cielo natale e i futuri tuoi avvenimenti prevedere, prevenire, in quanto che il solo Dio Eterno è Colui che solo conosce l'Eternità della sua Fonte-Luce, procedente da Lui stesso!

 

Io parlo francamente a Te a proposito di Chi (l'Essere Cosmico), nella Sua Magnitudine Immensa che è senza misura e incomprensibile, ha voluto rivelare attraverso una lunga ispirazione malinconica (dell'anima) e a proposito di questa Causa Occulta che si manifesta divinamente soprattutto (nell'uomo) a monito di due Cause Iniziali che sono (reciproche) comprese dall'Intendimento di Colui che allora da Ispirato qui profetizza.

Egli è l'Unico, il Solo che viene a infondere rischiarando con la Luce super-fisica (naturale) dell'Uomo che poi predice per mezzo della Dottrina degli Astri e profetizza per Ispirata Rivelazione (Apocalisse), la quale è sicura partecipazione della Divinità Eterna.

E attraverso il Profeta, Dio viene a giudicare dall'Aldilà con il suo Spirito Divino infuso (dono) nell'Uomo, che per una naturale, fisica istigazione è così divenuto il Mezzo (strumento) di Dio iI Creatore.

Perciò, anzitutto, va riconosciuto che ciò che qui è predetto e Vero, e che ha Principio e sua Origine Etereamente, e tale Luce, Fiamma particolare, è del tutto efficace, e per tale Altitudine non è minore della naturale luminosità della Luce fisica che rende i Filosofi così sicuri che mediante questo Principio (eterico) della Primaria Causa (Fiat Lux primigenio) essi hanno attinto nei più profondi abissi (paradosso) della più Alta (Elion) Celeste (antica) Dottrina.

1. 2

La verge en main mise au milieu des branches,

De l'onde il moulle le limbe & le pied,

Vn peur & voix fremissent par les manches,

Splendeur diuine, le diuin pres s'assied.

Tratto da: Così parlò Nostradamus pg. 300-302

(Lettera al Figlio Cesare)

 

 

E annullandomi nell'anima e nello spirito con tutte le possibili cure sollecite, con Riposo e Tranquillità di Spirito.

 

Ogni uomo ha bisogno di una tecnica severa per captare queste illuminazioni sull'esempio di quanto ha fatto Nostradamus: una rigorosa condizione di riposo e di quiete interiore, quasi una meditazione trascendentale da raggiungere e stabilizzare entro di noi, senza più turbarla, cosicché l'anima si annulli, si estranei dal mondo circostante.

Oggi siamo facili a simili dottrine che insegnano all'uomo moderno come scoprire le sue forze interiori, ma questo messaggio ci arriva da quasi cinque secoli, e ciò costituisce una ragione in più per riflettere su questi principi basilari, come sia così possibile autorealizzare la condizione mentale, anche isolare gli affetti, i disturbi psicologici, i ricordi ripetitivi, flutti di pensieri disturbatori, che spesso sono causa di perturbamenti, annichilimenti devastanti e suicidi di quanti non hanno in sè ideali o traguardi da prefiggersi e predeterminare senza carattere perseverante.

Il mondo orientale ci ricorda stati di coscienza come il Nirvana, quella completa tranquillità da eremo perfetto, in pace con Dio e con il mondo intero. Queste varie discipline rappresentano una via, quel TAO o strada a cui ognuno dovrebbe votarsi, giammai per il decodificamento temporale e mentale del Giorno.

Portante il Dono del Gallo (annunciatore) del Tao Armifero che nella quartina profetica non manca di essere citato per altri enigmi o conquiste psicologiche (8-61).

Ci sono forze che devono essere sublimate, disciplinate, nulla potrà avvenire per puro caso. La fatica di questi processi è quindi messa bene in primo piano dal Profeta stesso. Senza la severa disciplina non si ottiene nulla!

 

Il Tutto concorde e così presagito in un'Unica Parte e Arte (Uno et Trinus Est): TRIPODE AENEO.

 

Molti hanno attribuito a questa frase, a questo enunciato, si­gnificati disparati collegandola alla divinazione dei greci, quan­do le sibille profetizzavano enigmatici versi inebriate dai fumi e dagli aromi sollevati dal Tripode metallico. Il rituale di Delfo e della Pizia è leggendario a tal punto che non si è voluto rinunciare a tale fascino descrittivo, che non ha assolutamente nulla in comune con l'esperienza del Veggente che spazia su ben altra dimensione, a ragione del suo senso ultrafisico allenato che ODE, anzi quasi in TRIP ODEON, amplificato scenario e teatro (odeon) in cui spaziando (Aeneo) oltre le tre di­mensioni temporali ascolta e ode, seduto sulla sua sedia di me­tallo avvolta da quell'assordante e moulle, modulante sonorità fremente che lo fa vibrare tutto nel corpo, che lo avvolge dalla testa ai piedi finché la luce piccola si dilata e la visione divina si stabilizza accanto. Questo è il solo fatto descrittivo che Egli ci ha descritto, e nessun'altra ipotesi o cosa che abbia vapori bru­cianti e accecanti fumi di zolfo.

Questo va detto per cancellare per sempre, ogni altra insinua­zione che degradi la visione divina al livello delle sibille con i lo­ro tripodi di bronzo. Forse ardirei persino a ipotizzare ben altro se parte della strumentazione usata, secondo quanto descrive nella Lettera a Cesare, fosse stata doverosamente distrutta e ri­dotta come per reazione nucleare onde impedire al figlio un uso anticipato o errato e altamente pericoloso. Quale tripode o triode metallico è servito allo scopo? Cosa è quel Tutto così bene accor­dato, sintonizzato? Maghi dell'elettronica o di ogni campo che emetta triplici radiazioni insolite, cosa possono dedurre o preimmaginare? Troppe ipotesi e teorie sono possibili, ma in­tanto fidiamoci di quella luce interiore trina e divina eternità che ha guidato lungo le dimensioni del tempo. E a quanto ci risulta sono ben pochi coloro che hanno varcato queste spazialità, sal­vo il mitico Enoch.

 

Sebbene che siano in molti che mi attribuiscono ciò che è in Me co­me ciò che non lo è (affatto altrettanto) per niente.

 

Possono riconoscere in diversi, che Nostradamus fu un vero veggente, quindi dotato di particolare facoltà, ma non si fa uno sforzo per capire a fondo questo suo messaggio e il travaglio vissuto interiormente da quest'uomo del Rinascimento esposto al rischio delle calunnie e delle facili eresie, nonché tra le lotte faziose e fratricide di quegli anni.

 

Ognun vede quel che tu pari. Pochi sentono veramente quel che tu sei.

 

Perché sfugge una più attenta valutazione dell'uomo che, meglio di ogni altro su questo pianeta, ha sollevato il velo del futuro in modo così complessivo ed esteso che non c'è a memoria d'uomo chi possa far da paragone!

Anzi, invece di riconoscere la sua opera, passati i secoli, Io si è etichettato "mago", cosa che non è assolutamente, falsando la verità storica e queste sue stesse tesi ed esposizioni, confondendo l'opinione della massa, costruendo l'ostracismo epidemico che ha tenuto lontano studiosi e ricercatori da un'opera unica e sconosciuta della storia del mondo. Nostradamus ci è stato fin troppo presentato in modo tale che è profetica la frase: Chi vide Me, di Me non vide il Vero!

E per secoli tutti ne hanno così retto una falsa opinione, una farsa esageratamente pompata ad arte. Prima ancora di indagare e sviscerare e porre domande, c'erano già bell'e pronte le risposte che osserviamo bene per esteso in questo testo.

E speriamo con tutto il cuore di far scempio per sempre di tutte le balordaggini finora scritte e tramandate sul suo conto, comprese quelle degli pseudoveggenti che in tempi moderni "parlano con la madonna", più schiavi delle loro chimere che della verità a tal punto che interrogati nell'aprile del 1981 su eventuali rischi per la vita del pontefice, in ragione di una famosa profezia delle Centurie, rispondevano che la Madonna non vedeva nulla in merito a quello che diceva il mago di Nostradamus... Questo è un ricordo che mai potrò dimenticare, semmai un giorno la verità verrà a galla e quei sedicenti veggenti avranno, quello che Dio comanda, poiché di fatto è Lui solo quello che ispira le menti dei veri Profeti.

 

Il Solo Dio Eterno, quale perscrutatore degli Umani Coraggi, Pio, Giusto e Misericordioso, è il Vero Giudice al quale io prego affinché mi voglia difendere dalla calunnia dei malvagi che verranno assai calunniosamente a disputare.

 

Non sfugge nulla alla previsione futura, nonostante sia all’opera nei secoli un ostinato, recidivo atteggiamento, più che mai solerte, a mantenere una spietata avversione contro la profezia e il Profeta, contro questo genere di messaggio e lungimiranza, che alcuni odiano e censurano, o peggio, umiliano e disprezzano, e vorrebbero morto.

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